Teatro Lauro Rossi completamente esaurito per la lectio magistralis di Vito Mancuso su "Nutrire l'anima": il teologo ha conquistato un pubblico attento con concetti concreti e attuabili per vivere e pensare in modo libero e coerente arrivando ai criteri salvifici di bontà e gentilezza.
Vito Mancuso ha inaugurato solennemente la 51^ edizione del Macerata Opera Festival declinando il tema “Nutrire l'anima” in una lectio magistralis dentro un Teatro Lauro Rossi letteralmente preso d'assalto dal pubblico. Introdotto dal direttore artistico Francesco Micheli, che ha ripercorso i temi e i testimonial delle precedenti edizioni (Dante Ferretti per “Allievi e maestri”, Massimiliano Fuksas per “Muri e divisioni”, Lucia Annibali per “L'opera è donna”), Vito Mancuso ha preso la parola in un silenzio sospeso e rarefatto, davanti a un pubblico attento e stimolato, seduto in una poltrona al centro di un palco vuoto.
Onestà e passione sono due concetti che a volte non vanno insieme: onesto sembra ricondursi a freddo e oggettivo, mentre appassionato suona come di parte e irrazionale, mentre invece la vita deve essere agita con il calore del cuore e la freddezza della mente, dunque con onestà e passione insieme. La materia primordiale configura un fenomeno che comprende e si comprende (coscienza e autocoscienza) e dunque si autodetermina in base al proprio carattere e al proprio ambiente.
Per comprendere come nutrire l'anima bisogna prima chiarire che l'anima è ciò che anima, ciò che fa sì che qualcosa sia animano e non inanimato. Automovimento, nutrizione e riproduzione sono i caratteri della vita, che è la più grande meraviglia del cosmo in quanto si ha nonostante i milioni di probabilità contrarie al darsi dell'esistenza stessa. Dunque anima uguale vita: se la mente umana è giunta a parlare di anima, è per parlare di vita; aggiungendo “anima spirituale” si specifica che il fenomeno concreto, per interpretare il quale è stato creato il concetto di spirito, è la libertà, la libertà di autodeterminarsi tipica dell'uomo. La vita preme sui viventi, esercita una pressione che genera impressioni che si esprimono tramite espressioni: da qui la necessità della rettitudine dei termini, come sostenuto da Confucio in un passo letto con grande sensibilità dal teologo. La sincerità è il fondamento della vita.
L'uomo deve giungere a vivere un pensiero responsabile e libero lungo un percorso che è come la scala elicoidale del DNA: un percorso lungo diverse forme vitali, vari gradi di vita. Da σομα (soma, corpo) a βιος (bios, vita vegetale), a ζωή (zoè, vita zoologica o animale), a ψυχή (psichè, vita psicologica), a νους (nus, spirito, capacità totalmente umana di partecipare al pneuma), fino a πνευμα α (pneuma, spirito del mondo, soffio vitale). L'uomo è intimamente connesso al cosmo perchè contiene in sé tutte le forme vitali e giunge alla più alta forma mai concepita: la capacità di pensare e creare in modo libero. Per questo bisogna amare la materia come mater (confermato e ben espresso da un passo di Pavel Florenskij tratto da Ai miei figli), cioè come la base di un processo che ci porta più in alto della materia e fino allo spirito, verso la libertà. Infatti l'anima scaturisce dal basso, dal lavoro costante della materia verso livelli sempre meglio organizzati.
Come nutrire l'esistenza in modo degno e libero di esseri liberi e pensanti? Nutrire l'anima è nutrire le diverse forme vitali (il corpo, la psiche, lo spirito) per essere in questo modo degni del lavoro cosmico che si produce dentro ogni uomo e, in tal modo, rispondere in modo coerente all'iniziativa della vita: assumere responsabilmente la fatica di essere umani liberi e pensanti. Gandhi sosteneva che “c'è molta verità nel detto che l'uomo diventa ciò che mangia”: curare il nutrimento del corpo ha importanza non secondaria ma non va trascurato il nutrimento della psiche che è di pari importanza. Buddha confermava con “una cosa che continui a pensare diventa l'attrazione della tua mente”, come anche Gesù “là dov'è il tuo tesoro c'è il tuo cuore” e Plotino “ogni anima diventa ciò che contempla”, persino Marco Aurelio “ognuno vale tanto quanto le cose di cui si interessa” o di cui si nutre, potremmo oggi dire. L'equivalente per la psiche dei grassi e proteine per il corpo cos'è? La psiche si nutre di emozioni, che possono essere positive o distruttive: la possibilità della mente di moderarle è la saggezza. Lo spirito si nutre di ideali, ma anch'essi devono essere moderati per non diventare intolleranza o violenza: essi sono regolati dalla sapienza. Nutrire la vita va inteso in modo esteso, corpo e psiche-spirito: bisogna capire come è fatta la vita e introdurre ogni componente nel modo giusto. Il caos ha un ruolo importante in quanto si mescola al logos: il caos è una condizione della mente all'interno di un sistema aperto che vuole il logos ma è aperto al caos. Il “lato oscuro” va nutrito ma, si badi bene, in modo da non cadere nella voragine, bensì per essere al servizio del sistema, funzionale al processo di crescita. Dobbiamo essere consapevoli che, per essere equilibrati, abbiamo bisogno del giorno e della notte. Ci servono bontà e gentilezza, che sono la produzione più alta della vita.
Questo il senso della conferenza, salutata con applausi interminabili prima delle domande del pubblico la prima delle quali ha introdotto la questione del ruolo dell'arte. Mancuso, figlio di un artigiano (muratore, in particolare) la intende come la capacità di costruire emozioni, armonia, quel tutto che ci nutre nella misura in cui rimanda al fenomeno primordiale, trasfigurandolo. La vita è una composizione armonica e l'emozione (e-moveo) qualcosa che mi sposta, mi “muove”. L'arte, come la religione, la politica e altre cose, è in funzione dell'esistenza e non di sé stessa e deve riprodurre la bellezza dell'armonia che è alla base della vita, quell'energia che è lavoro costante (en-ergon). Bellezza, dunque, ma soprattutto bontà e gentilezza: due caratteri propri anche del modo di porgersi di Vito Mancuso. Pubblico entusiasta, successo pieno per una serata di grandi emozioni che inaugura un festival dedicato a temi importanti e di vitale importanza per l'uomo e il pianeta.